TERZA SEZIONE
La terza sezione, analoga alla seconda per campo d'indagine, attraverso l'esperienza diretta di uno dei partner del progetto, il Dipartimento di Meccanica e Aeronautica dell'Università di Roma “La Sapienza”, descrive tutte le attività che vengono svolte in correlazione con le richieste del mondo del lavoro e nell'ambito dei rapporti con il mondo del lavoro, dall'università di Roma, spaziando dall'organizzazione dei piani di studio all'offerta e all'organizzazione di attività di stage e tirocinio aziendale
Offerta formativa presso l'URLS
L'istituzione del CdS trova le sue motivazioni fondamentali nella necessità di coprire la formazione tecnico-meccanica diffusamente richiesta nei giovani laureati in Ingegneria da parte di Aziende ed Enti, sia a livello locale, sia a livello nazionale. Il CdS, infatti, ha le sue origini nel Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica, attivo presso l'Università degli Studi di Roma “La Sapienza” sin dalla costituzione della Facoltà di Ingegneria già Scuola di Ingegneria.
Nell'ambito degli obiettivi formativi generali qualificanti la Classe delle Lauree in Ingegneria Industriale, la Laurea in Ingegneria Meccanica si propone di formare figure tecniche polivalenti con preparazione universitaria, le cui competenze siano atte a risolvere problemi di interesse ingegneristico e a seguire l'innovazione scientifica e tecnologica trasferendola al contesto industriale meccanico. Tali capacità vengono maturate attraverso una preparazione fisico-matematica di base, curando una formazione ingegneristica a largo spettro indirizzata alle applicazioni tecnologiche, che garantisca al neo-ingegnere meccanico conoscenze di tecniche e strumenti fondamentali per la progettazione e la gestione di macchine, di impianti e di processi produttivi meccanici.
La formazione a largo spettro fornita durante il corso di laurea garantisce all'ingegnere meccanico la capacità di inserirsi in qualunque posizione del processo produttivo industriale; l'acquisizione di questa tradizionale versatilità si fonda su una solida preparazione di base che permette di conoscere i principi fisici di funzionamento delle macchine in senso generale, di seguirne lo sviluppo tecnologico e di comprendere l'apporto di tecnologie anche non direttamente collegate alla meccanica. L'ingegnere meccanico ha capacità di progetto della macchina e dei suoi componenti e al tempo stesso sa avvalersi di un approccio impiantistico che gli consente di possedere una visione di insieme di sistemi di macchine tra loro interagenti. É da sottolineare, in ultimo, come nel curriculum di studi sia curata la capacità di interloquire con ingegneri di altra specializzazione per la presenza di materie attinenti a settori affini, quali il controllo, l'elettrotecnica, la chimica, etc.
La figura dell'ingegnere meccanico trova collocazione nella grande, media e piccola industria in molti settori direttamente legati alla produzione meccanica industriale, come quello auto e motoveicolistico, aeronautico, aerospaziale, navale, della produzione dell'energia elettrica (convenzionale e non convenzionale), nonché nelle grandi e piccole società di ingegneria operanti nel settore della progettazione e consulenza. L'ingegnere meccanico è poi tradizionalmente una delle figure più richieste in tutti i settori volti alla produzione industriale di qualsivoglia natura (industria chimica, chimico-farmaceutica, estrattiva, tessile, alimentare) in cui sono necessariamente utilizzati impianti meccanici che assistono tutto il processo di produzione (servizi tecnici di stabilimento, macchine operatrici e sistemi di movimentazione e trasporto per solidi e fluidi).
Le competenze dell'ingegnere meccanico trovano impiego in tutte le fasi dell'iter di sviluppo di una macchina in senso generale, dalla ideazione e progettazione di sistemi meccanici complessi (impianti) o di componenti ed ausiliari di sistema (motori alternativi, turbine, pompe, compressori), alla definizione e messa a punto di processi e tecnologie di fabbricazione, fino alla gestione e manutenzione delle macchine e degli impianti e alla certificazione della loro qualità e sicurezza.
Il percorso didattico punta a formare ingegneri con una salda cultura di base ed una preparazione professionale specifica, con competenze eventualmente spendibili immediatamente nel mercato del lavoro. Attraverso una adeguata conoscenza delle scienze di base (matematica, chimica, fisica,) si potranno acquisire gli strumenti metodologici come base concettuale al sapere scientifico. La preparazione nel settore specifico dell'Ingegneria Meccanica sarà equilibrata con competenze trasversali nei settori tradizionali di essa. Inoltre, il laureato ingegnere meccanico avrà competenze di tipo informatico e gestionale, capacità di lavorare in gruppo e gli strumenti necessari per aggiornare le sue conoscenze professionali. Infine, attraverso il tirocinio, avrà un'anticipazione, seppur limitata nel tempo, di alcuni degli aspetti della sua futura attività professionale.
Descrizione dei curricula studiorum
La ricerca della coerenza dei contenuti con gli obiettivi di apprendimento ha richiesto una dettagliata definizione di quest'ultimi e una loro ampia condivisione.
Gli obiettivi di apprendimento cui si è fatto maggior riferimento sono i seguenti:
· capacità tecniche dell'ingegnere meccanico,
· capacità cognitive,
· capacità di relazione.
Tenuto conto della composizione standard del Credito Formativo Universitario (CFU) Il sistema dei Crediti Formativi Universitari si pone come obbiettivo la quantificazione del carico di lavoro complessivo, articolato materia per materia, richiesto allo studente per l'apprendimento. Con carico di lavoro complessivo si intendono le ore di lezione, le ore di studio e le ore necessarie alla preparazione dell'esame. Il Decreto 3/11/1999, n. 509 (ossia il regolamento che reca le norme concernenti l'autonomia didattica degli atenei) determina che ad al credito formativo universitario corrispondono 25 ore di lavoro per studente e che la quantità media di lavoro di apprendimento svolto in un anno da uno studente impegnato a tempo pieno negli studi universitari è convenzionalmente fissata in 60 crediti. Il CdS si propone di raggiungere obiettivi di apprendimento corrispondenti a tale struttura e, soprattutto, di ampliare - rispetto agli obiettivi fissati nell'Ordinamento universitario ante 2000 – le capacità e le abilità degli allievi.
Fra le altre, si individuano le seguenti capacità richieste per i singoli allievi in uscita dal percorso formativo:
· capacità di analizzare le situazioni tecnico-sociali e ambientali che si propongono;
· capacità di calcolo e di elaborazione individuale;
· capacità progettuale e di problem solving, con riferimento a soluzioni tradizionali e/o originali;
· capacità di apprendimento continuo;
· capacità di relazione (sia in forma scritta, sia in forma orale) e di lavoro in gruppo.
L'acquisizione di tali capacità, in aggiunta alla formazione culturale ottenuta lungo i singoli curricula, è considerata elemento caratterizzante la laurea in Ingegneria Meccanica ed elemento premiante sul mercato del lavoro.
Lo sviluppo delle ricordate capacità è perseguito dal CdS attraverso una rilevante attenzione riservata alle metodologie didattiche. Infatti, la metodologia didattica privilegia un approccio interattivo, con verifiche intermedie, attività di laboratorio, esercitazioni e lavori di gruppo. Elemento essenziale della metodologia didattica viene, infine, considerato la costituzione di un network università-impresa in grado di alimentare ed orientare le attività di tirocinio/stage. A tale proposito, il CdS programma seminari per i docenti orientati alla conoscenza delle fasi di apprendimento e alle metodologie didattiche più efficaci.
Unità didattiche
Le unità didattiche sono relative a 27 discipline ripartite in modo equilibrato nelle materie relative alla cultura di base, alla preparazione specifica dell'ingegneria meccanica ed all'integrazione con aree culturali affini. Le classiche materie di base sono integrate con la matematica discreta, ormai irrinunciabile. Le materie caratterizzanti vertono sui settori tipici dell'ingegneria meccanica, quali la termodinamica, la meccanica dei solidi, i materiali, la progettazione di macchine, componenti e sistemi, i sistemi di lavorazione, gli impianti industriali. Tali attività sono affiancate dallo studio di materie affini, quali la meccanica dei fluidi, l'automazione industriale, l'elettrotecnica.
Il numero di Crediti previsto per le attività formative è pari a 180, riportati nelle tabelle successive. Il numero di Crediti previsto per le attività formative scelte dallo studente deve essere almeno pari a 10.
In particolare, i crediti sono opportunamente distribuiti tra didattica assistita e studio individuale. Un credito corrisponde a 25 ore di studio, di cui 10 in aula e 15 di studio individuale.
Nella didattica assistita rientrano molte attività che prediligono l'aspetto pratico applicativo. Infatti, nella programmazione in dettaglio, il 50% delle attività erogate sono attività di esercitazione e di laboratorio.
Nell'architettura del CdS è stata prevista la possibilità per gli studenti di operare la scelta di due discipline per un totale di 10 crediti. Tale scelta avviene garantendo un'offerta formativa caratterizzata dalla possibilità sia di approfondire ulteriormente le conoscenze di base e/o ingegneristiche, sia di acquisire conoscenze di tipo professionalizzante, come: la gestione della qualità, la sicurezza degli impianti, il controllo della produzione.
L'offerta di attività professionalizzanti è integrata da una serie di seminari ed incontri gestiti direttamente da aziende e loro rappresentanti, nell'ambito delle attività concertate in seno al comitato di indirizzo locale.
A conclusione del terzo anno di corso, gli studenti svolgono un'attività di stage con la produzione del relativo elaborato. Lo stage viene svolto, preferibilmente, al termine delle attività didattiche ed ha l'obiettivo di integrare il processo di apprendimento universitario svolgendo un'attività che consenta di operare concretamente in un ambiente orientato alla soluzione di problemi reali. Fare esperienza in azienda consente, inoltre, allo studente di sviluppare abilità quali: sapere ascoltare le necessità tecniche espresse da altri, affrontare i problemi nella loro globalità e relazionarsi con diverse competenze tecniche. Rispetto all'organizzazione dei tirocini/stage, il CdS è responsabile della costituzione di una rete di rapporti impresa-università. Tale attività è di fatto svolta, ad oggi a quattro anni dall'avvio della riforma universitaria, in assenza di strumenti e risorse dedicati e/o best practices consolidate.
Progettazione degli insegnamenti
L'attività di definizione di contenuti ed esperienze formative è stata pianificata e suddivisa in due fasi fondamentali:
1) progettazione della figura professionale in uscita e degli obiettivi di apprendimento;
2) attività di progettazione dei contenuti e delle esperienze formative.
Il Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica attivato nell'anno accademico 2000/2001 eredita la pluridecennale esperienza formativa maturata nell'ambito del Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica secondo il Vecchio Ordinamento e del Diploma Universitario in Ingegneria Meccanica che ha esaurito le proprie attività nello stesso anno. Durante la progettazione di dettaglio dei percorsi formativi nell'ambito di interesse, i singoli docenti dei moduli hanno contribuito a delineare i contenuti indispensabili alla formazione dell'Ingegnere Meccanico di primo livello; il raccordo e la congruità di ogni proposta con le altre è stata analizzata e verificata dalla commissione che ha guidato la progettazione del Corso. Attraverso incontri sistematici con i rappresentanti delle varie aree disciplinari e, in alcuni casi, con i singoli docenti, si è definita la sequenzialità dei moduli, delle fasi di apprendimento e l'utilizzo e lo sviluppo dei materiali di supporto. A conclusione della II fase di progettazione è stato redatto un report contenente una chiara organizzazione della offerta didattica e una adeguata descrizione delle finalità didattiche di ogni modulo, delle propedeuticità e dei contenuti dettagliati dei moduli e dei relativi crediti.
La ripartizione dei contenuti in generale ed in particolare per l'offerta formativa legata al progetto SIPEMI è di seguito richiamata.
Attività formative di base: 58 CFU.
Fanno parte di questa tipologia materie quali: calcolo differenziale, fondamenti di informatica, geometria, chimica, laboratorio di fisica. Queste discipline forniscono agli studenti gli strumenti metodologici indispensabili profilo dell'ingegnere meccanico. Rispetto al percorso formativo orientato al settore della progettazione meccanica SIPEMI rientrano in questa tipologia materie quali laboratorio di disegno assistito dal calcolatore, laboratorio di disegno di macchine, laboratorio di informatica.
Attività caratterizzanti: 70 CFU.
Le materie caratterizzanti vertono sui settori tipici dell'Ingegneria Meccanica e sono materie particolarmente professionalizzanti quali la termodinamica, la meccanica delle macchine, i materiali, la progettazione di macchine, componenti e sistemi, le tecnologie di lavorazione, gli impianti industriali, le macchine a fluido, la fluidodinamica.
Rispetto al percorso formativo orientato al settore della progettazione meccanica SIPEMI rientrano in questa tipologia materie quali meccanica applicata alle macchine, misure meccaniche e termiche, tecnologia meccanica.
Attività affini o integrative: 24 CFU.
Le materie caratterizzanti sono affiancate dallo studio di materie affini ed integrative, quali la meccanica dei solidi, l'automazione industriale, l'elettrotecnica, l'ingegneria economica gestionale. Le discipline di quest'area sono state individuate anche dopo un'attenta analisi del contesto locale
Rispetto al percorso formativo orientato al settore della progettazione meccanica SIPEMI rientrano in questa tipologia materie quali meccanica dei solidi, meccanica razionale, metallurgia meccanica, laboratorio di progettazione strutturale meccanica, elementi costruttivi delle macchine.
Attività autonomamente scelte dallo studente: 10 CFU.
Il numero di crediti previsto per le attività formative scelte dallo studente deve essere almeno pari a 10 e le scelte vanno effettuate all'interno delle 20 discipline che possono indirizzare eventualmente anche a lauree specialistiche affini. Rispetto al percorso formativo orientato al settore della progettazione meccanica SIPEMI rientrano in questa tipologia materie quali chimica dei materiali non metallici per l'ingegneria, corrosione e protezione dei materiali, materiali non metallici, metodologie metallurgiche, programmazione e controllo della produzione meccanica, tecnologie metallurgiche, tecnologie speciali.
Attività di tirocinio /elaborato/lingue straniere: 18 CFU.
Gli studenti del CdS possono svolgere il tirocinio (9 CFU) presso enti esterni e presso i laboratori dell'Università. A conclusione di tale esperienza formativa, gli studenti producono un elaborato di 6 crediti. Durante il triennio gli studenti devono inoltre ottenere l'idoneità della lingua inglese (3 CFU). Rispetto al percorso formativo orientato al settore della progettazione meccanica SIPEMI l'offerta include di affiancare l'attività di tirocinio con un corso di laboratorio di progettazione strutturale meccanica.
Attività formative
Le attività formative sono di seguito brevemente inquadrate nelle seguenti tipologie.
· attività didattiche:
· lezioni in aula,
· esercitazioni,
· laboratorio,
· attività seminariali.
· attività progettuali:
· laboratorio progettuale,
· progetti monografici,
· realizzazione dell'elaborato conclusivo.
· attività di Tirocinio/stage.
Manifesto degli Studi e tabelle degli insegnamenti
Il Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica riesamina e redige, con cadenza annuale ed in osservanza delle scadenze temporali deliberate dalla Facoltà, il Manifesto degli Studi. Tale documento, una volta approvato dal Consiglio di Facoltà e quindi pubblicato, rappresenta ufficialmente l'offerta formativa del CdS ed il percorso di studi che gli studenti devono seguire per poter conseguire il titolo di laurea di primo livello.
Nelle seguenti tabelle (Tab. 1 e 2) sono rispettivamente riportati gli insegnamenti, obbligatori ed a scelta dello studente, che costituiscono l'offerta formativa del CdS così come compare nel Manifesto degli Studi dell'anno accademico 2003-2004.
Organizzazione della laurea in Ingegneria Meccanica presso l'URLS
Struttura organizzativa del Consiglio di Area in Ingegneria Meccanica (CdAIME)
La direzione del CdS è rappresentata dal Consiglio d'Area, organo deliberante a cui afferiscono docenti e ricercatori che espletano attività didattica per il corso di laurea. Il Consiglio d'Area in Ingegneria Meccanica (CdAIME) è presieduto dal presidente coadiuvato dal segretario. Nelle sedute del CdAIME, indette una volta al mese, vengono affrontate tutte le questioni organizzative e didattiche del corso di laurea: domande studenti, affidamenti o incarichi didattici, approvazione delle proposte presentate dalle diverse commissioni. Il Consiglio, infatti, affida alcuni compiti a gruppi ristretti di docenti nominati in seno al CdAIME che formano le diverse commissioni. Ogni proposta delle commissioni deve essere approvata dal consiglio d'Area.
Inoltre la responsabilità della definizione della struttura organizzativa del CdS è del Consiglio di Area, coerentemente con quanto previsto nello Statuto di Ateneo, nel Regolamento di Facoltà, nel Regolamento del CdS e negli altri documenti applicabili (leggi, circolari ministeriali, etc.).
La struttura organizzativa del CdS, rappresentata in Figura 1, è così composta:
- Consiglio di Area in Ingegneria Meccanica (CAIME)
- Presidente CAIME
- Commissione per l'Autovalutazione (CAV)
- Commissione Relazioni esterne e stage (CRES)
- Commissione Didattica (CD)
- Commissione Domande Studenti e Piani di Studio (CPS)
- Commissione per le relazioni internazionali e le relazioni esterne
- Comitato Locale di Indirizzo (CLI))
- Responsabile del Coordinamento (COORD)
- Docenti
Il CdS si interfaccia con:
- Rettorato (RET)
- Senato Accademico (SA)
- Consiglio di Amministrazione (CDA)
- Presidenza (PRES)
- Consiglio di Facoltà (CF)
- Servizi di supporto alla didattica di facoltà
- Dipartimento di Meccanica e Aeronautica (DMA)
- Segreterie didattiche
Nell'ambito dell'organizzazione del CdS sono previste commissioni istruttorie non permanenti, dette commissioni speciali, che lavorano a progetto e durano in carica fino ad assolvimento del mandato.
Agli organi permanenti qui individuati si aggiungono alcuni altri organi temporanei e/o legati allo sviluppo di specifici progetti a termine, come, ad esempio, la Commissione Internet.
Attribuendo al rapporto con le Parti Interessate una importanza determinante ai fini della coerente progettazione dei servizi didattici e di supporto alle esigenze individuate, si sono identificati diversi strumenti di comunicazione e relazione, utili sia a livello operativo, sia a livello di sistema.
Struttura organizzativa del CdAIME per i rapporti con il Territorio
Fra gli strumenti posti in essere dal CdAIME a livello di sistema gestionale nell'ambito dei rapporti con il mondo della pubblica amministrazione e dell'industria, due fra gli altri appaiono particolarmente rilevanti ai fini del perseguimento degli obiettivi strategici del CdS: il Comitato Locale di Indirizzo ed il Comitato per i rapporti con il Territorio.
Nonostante alcune difficoltà riscontrate nella fase di coinvolgimento di alcune Parti Interessate, i due organi citati svolgono già dall'inizio delle attività accademiche secondo il nuovo ordinamento degli studi una efficace funzione di raccordo, rientrante, in parte, nella più generale attività di progettazione didattica.
Il Comitato locale di Indirizzo
L'attività di rapporti con il territorio è attualmente seguita dal Comitato Locale di Indirizzo (CLI) nominato dal Consiglio D'Area, il quale è attivo da lungo tempo nell'ambito del CdS e nel quale confluiscono rappresentanti degli Ordini professionali, della realtà produttiva locale e nazionale, oltre che di primari centri di ricerca. Sono attualmente membri del Comitato Locale per il CdAIME: l'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma, il Centro Sviluppo Materiali, la Hyddro e l'Associazione Industriali di Latina. IL CdS sta allargando la partecipazione del comitato anche altre realtà attive nel settore della ricerca (i.e. INSEAN, ed ENEA) ovvero nel settore dell'industria meccanica ed aerospaziale (i.e. Avio s.p.a.).
La funzione di questo Comitato, considerato elemento cardine per le iniziative sul territorio, è ampia e complessa, se si pensa a tutti i soggetti che possono e devono essere coinvolti, a tutte le istituzioni pubbliche e private da considerare partner attivi nelle azioni di sviluppo sul territorio e per il territorio.
In una prima fase di lavoro il CLI si è adoperato per organizzare: 1) un calendario di seminari da affidare ad esperti Aziendali su tematiche d'interesse dell'ingegneria meccanica o dell'attività dell'ingegnere intesa in senso più ampio e generale, nonché sotto il profilo manageriale; 2) un'indagine sulla disponibilità delle Aziende, presenti nell'ambito territoriale di interesse per le sedi di Roma e Latina, ad offrire posti di stage per il tirocinio degli studenti.
Il CLI esplica principalmente le seguenti funzioni:
· promozione di attività integrative (visite di istruzione, stages formativi, seminari, esperienze in laboratorio);
· partecipazione attiva al processo di validazione del progetto della didattica e dei servizi di supporto.
Con particolare riferimento alle attività integrative il Comitato Locale promuove nel corso dei singoli anni accademici:
· una serie di seminari integrativi con partecipazione di esperti nell'ambito dei corsi di Fluidodinamica, Metallurgia meccanica e Fisica tecnica;
· visite didattiche destinate a gli studenti dell'ultimo anno di corso, presso realtà industriali europee nel settore automobilistico. In particolare negli ultimi due anni le visite hanno riguardato gli stabilimenti produttivi della Toyota e della Ford Europea di Colonia (Germania);
· visite didattiche, ripetute ogni anno, presso ENEL GREEN POWER in Larderello.
Il Comitato per i rapporti con il territorio
Il Comitato per i rapporti con il Territorio ha, fra gli altri, l'obiettivo preminente di conseguire un più proficuo rapporto di collaborazione con il contesto ambientale, anche in considerazione del processo in atto di delocalizzazione e decongestionamento dell'Ateneo, e di ricerca di ulteriori fonti finanziarie e risorse in genere, attraverso una più sistematica azione di sensibilizzazione.
I membri del comitato sono rappresentanti del settore produttivo industriale, degli enti di ricerca e delle maggiori istituzioni pubbliche locali.
Inoltre, il Comitato del CdAIME collabora con il Comitato per i rapporti con il Territorio, attivo a livello di Ateneo e nel quale confluiscono rappresentanti delle Associazioni imprenditoriali, degli Enti locali, degli Ordini professionali Aderiscono a questo Comitato i seguenti Enti: FEDERLAZIO, MIUR, COMUNE DI ROMA, SINDACATO CGIL, CONFEDILIZIA, CONFARTIGIANATO, ABI, CISL UNIVERSITA', PROVINCIA DI ROMA (GIUNTA), REGIONE LAZIO, ENTE REGIONALE PER IL TURISMO, ORDINE DEGLI, INGEGNERI, ORDINE DEI, BIOLOGI, ORDINE DEGLI, ARCHITETTI, SINDACATO UIL, FEDERAZIONE INDUSTRIE LAZIO, CONFCOMMERCIO LAZIO, CAMERA DI COMMERCIO, CONFESERCENTI, CNEL, CONFAGRICOLTURA, ENEA, FITA, ISFOL, CNR, CNA.
La commissione Relazione Esterne e Stage (CRES)
Le attività di tirocinio sono attualmente seguite da una commissione nominata dal CdS, la Commissione Relazioni Esterne e Stage (CRES), che segue con attenzione gli studenti in tutte le fasi: selezione dell'azienda, contatto con la stessa, inserimento, supporto e preparazione dell'elaborato finale. Il CdS supporta la frequenza dei contatti università–azienda, nominando, per ogni studente, un tutor interno (università) ed un tutor dell'azienda. La commissione stage, nominata dal Consiglio d'Area, ha lavorato alla definizione del regolamento stage (Commissione Relazione Esterne e Stages – CRES) ed ha elaborato la procedura per la richiesta di stage.
La CRES ha provveduto, concordemente con la Commissione didattica ed il Consiglio d'area a fissare i requisiti per l'assegnazione e la stesura degli elaborati prodotti a conclusione di attività di stage. Gli studenti possono accedere allo stage a partire dal terzo anno compatibilmente con la frequenza degli insegnamenti. Gli studenti possono chiedere l'assegnazione dello stage e dell'elaborato da effettuare sia presso laboratori universitari sia all'esterno. Ciò nondimeno, è previsto l'intensificarsi di attività di incontro e di raccordo.
La linea di intervento decisa dalla commissione prevede di contattare le maggiori associazioni di categoria e di intensificare la comunicazione con il territorio.
Attualmente si sta infatti organizzando una mappatura del territorio, per individuare le Aziende disponibili ad accogliere gli studenti e comunque a collaborare con l'Università. Si sta progettando un software per la gestione degli stage di tutti i Corsi di laurea di Ingegneria.
E' in corso, infine, un'analisi per individuare le procedure più idonee per gestire le attività di stage.
L'attività, ormai consolidata e programmata, della CRES e lo sforzo di allargare i rapporti territoriali esterni del CdS con sempre nuovi interlocutori interessati alla figura dell'ingegnere meccanico, permette una gestione maggiormente rispondente alle esigenze degli studenti.
Gestione delle carriere degli studenti
Il reperimento dati sulla carriera degli studenti, nonché i dati anagrafici di questi ultimi è da sempre un problema, in particolare per l'Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. E d'altronde tali dati sono elementi imprescindibili dai quali far scaturire informazioni riguardo il successo dell'offerta formativa ovvero elementi di indagine nella ricerca delle eventuali disfunzioni. Attualmente le soluzioni prospettate ed in parte già implementate nell'ambito del CdAIME sono:
il database per il monitoraggio della carriera degli studenti, predisposto dalla CRUI, anche in collaborazione con il nostro ateneo. È intenzione del CdS inserire tale base di dati in una rete locale, rendendo, così, possibile l'accesso ai dati da parte dei docenti in qualsiasi momento, ciò che permetterà di facilitare la valutazione dell'andamento del corso.
un sistema integrato delle segreterie che permetterà tramite la verbalizzazione digitale degli esami di avere dati aggiornati sulla carriera del singolo studente. Il sistema è a regime dal mese di maggio 2004.
Ruolo fondamentale nel controllo dell'attività didattica e' quello svolto dalla Commissione di coordinamento e confinamento del carico didattico che verifica, a conclusione di ogni ciclo, il numero di studenti che si presenta all'appello di esami ed il numero di studenti che supera ogni singolo esame, intervenendo allorquando si riscontrino problemi. Inoltre, a conclusione di ogni anno accademico, la Commissione Didattica confronta i programmi elaborati in fase di progettazione con quelli effettivamente erogati, al fine di controllare eventuali sovrapposizioni e l'effettiva congruenza tra quanto progettato e quanto erogato, soprattutto in relazione al carico didattico e agli obiettivi generali identificati.
E' proprio nell'ambito della progettazione in dettaglio e del controllo dell'erogazione che la Direzione del CdS ha recepito le esigenze dei portatori di interesse e inserito seminari professionalizzanti.
Per quanto riguarda invece le risorse umane, la verifica di quanto pianificato avviene tramite registri presenze e l'interesse puntuale e costante del manager didattico. Va sottolineato inoltre che la riconosciuta competenza, anche internazionale, del corpo docente e la disponibilità del personale permette di affrontare i problemi che possono insorgere.
Per la verifica delle attività gli strumenti disponibili attualmente sono:
· il Modello ME01 (vedi Allegato 6), nel quale viene documentato il programma effettivamente svolto dal docente durante il suo corso ed è compilato e consegnato al coordinamento didattico alla conclusione del modulo didattico unitamente al libretto delle lezioni ed al programma del successivo anno accademico;
· il libretto delle lezioni, contenente il dettaglio dei programmi erogati per ogni singola ora di lezione;
· i questionari di fine corso, mediante il quale, il nucleo di valutazione di facoltà effettua la valutazione della didattica e fornisce indicazioni sulla qualità della didattica sia ai docenti sia ai presidenti dei Consigli d'Area;
· i verbali delle riunioni delle commissioni e del Consiglio di Area, che costituiscono la documentazione ufficiale della gestione del corso e degli interventi sulle non conformità;
· la corrispondenza, mediante la quale la direzione del corso comunica delibere e richiede ai docenti alcuni interventi (materiale protocollato);
· i registri contenente le attività dei tutor (la figura del tutor è definita nel Regolamento del servizio di tutorato didattico della Facoltà di Ingegneria dell'Università di Roma “La Sapienza”, http://w3.ing.uniroma1.it/docs/regtut.pdf), che testimoniano lo svolgimento delle attività,
· i questionari di raccolta dati sui servizi di orientamento.
L'erogazione dei servizi del CdS è soggetta per ora ad una pianificazione di carattere generale. L'azione di controllo si estende a tutto il processo formativo e, in particolare modo, alle attività didattiche (insegnamenti, moduli didattici, tirocini), che di esso costituiscono il cuore. Il criterio guida del controllo è quello di ottenere la conformità agli obiettivi fissati in fase di progettazione del processo.
Evoluzione dei curricula degli studenti del corso di laurea
· 269 studenti immatricolati al I anno,
· 130 studenti iscritti al II anno,
· 156 studenti iscritti al III anno.
per un totale di 555 studenti in corso nell'anno accademico 2003-04.
Si noti che l'offerta formativa proposta sta incontrando un interesse crescente, come dimostrato dalla crescita sensibile di immatricolazioni che dalla soglia minima di 90 toccata nell'anno accademico 2001-02 risalite al valore attuale di 269 studenti. Tra i fattori di successo devono essere citati il livello di organizzazione del corso di laurea (i.e. ammesso alla partecipazione nell'ambito del Progetto Campus One), il livello dei servizi di supporto agli studenti. Tra questi, ad esempio, i servizi di internazionalizzazione e la commissione CRES di ausilio nella fase di tirocinio.
Nonostante ci sia un ritardo nell'avanzamento dei curricula studiorum, la percentuale degli abbandoni non è alta (circa il 3-4%). L'impegno del CdS in questi anni è stato quello di riprogettare l'intero corso attraverso un'analisi continua del carico didattico.
3.1 Analisi dei piani di studio
L'offerta formativa del corso di laurea in Ingegneria Meccanica traccia un percorso didattico ben delineato che lo studente deve seguire nei tre anni del corso. Viene però data la possibilità di scelta tra alcune discipline per un totale di dieci CFU, corrispondenti a 2 insegnamenti opzionali.
Per l'anno accademico 2002-03, i moduli didattici attivati e fra cui è possibile la scelta sono: Laboratorio di automatica, Gestione della qualità, Macchine operatrici idrauliche e pneumatiche, Sicurezza degli impianti industriali e Tecnologie speciali.
Il campione di piani di studio è stato corrispondente a 110 studenti, e dalla sua analisi risulta che più del 50% ha scelto di frequentare i corsi di Gestione della qualità e Sicurezza degli impianti industriali; un 30% di loro ha invece preferito la combinazione di Tecnologie speciali e Macchine operatrici idrauliche e pneumatiche; il restante si è orientato verso altre combinazioni.
Per l'anno accademico 2003-04, in corso, il numero delle materie opzionali è stato ampliato come dimostra la Tabella 2 con un ampliamento nei settori della progettazione meccanica e dei materiali, e.g. Tabella 5. Tale indagine è stata condotta su di un campione di 186 studenti.
3.2 Analisi della progressione dei curricula
Il CdS ritiene molto utile monitorare l'andamento della carriera universitaria degli studenti. L'analisi delle difficoltà riscontrate dagli studenti, come ad esempio la difficoltà nel superare alcuni esami o il ritardo nel sostenere gli esami di un trimestre, permette di individuare le criticità e di porre in essere degli interventi migliorativi. Lo strumento che permette di rendere visibile, in tempo sufficientemente utile, l'andamento di ogni trimestre è il monitoraggio del numero di esami sostenuti dagli studenti.
Nello specifico i dati raccolti su un campione di 111 studenti mette in evidenza:
· la percentuale di studenti del II anno e del III anno che ha raggiunto la somma dei CFU di ogni trimestre, rispettivamente all'inizio del secondo trimestre dell'anno accademico 2003-04;
· la percentuale degli studenti del II anno e del III anno ha finito rispettivamente il I, II o III ciclo di insegnamenti.
Dati raccolti sugli studenti del secondo anno, inizio del secondo trimestre (febbraio 2004)
Da un'analisi dei dati sugli esami sostenuti da 111 studenti del II anno fino a febbraio si evince una concreta difficoltà nel sostenere tutti gli esami del primo ciclo del secondo anno, infatti solo il 2,70% è riuscito a sostenere tutti i moduli del primo ciclo del secondo anno.
Una buona percentuale, circa il 35,14%, ha sostenuto due dei tre esami del ciclo; mentre il 47,30% ne ha sostenuto solo uno. Gli altri studenti hanno solo frequentato le discipline di questo primo ciclo ma devono ancora sostenerne gli esami, quindi il loro ritardo riguarda il primo anno di corso.
Tale situazione determina un ritardo accumulato di circa un trimestre, nell'avanzamento della carriera degli studenti che solo in parte potrà essere recuperato nei cicli successivi. La conseguenza diretta di tale situazione è un avvicinamento dello studente al periodo di stage con ancora due o tre esami da sostenere
Dati raccolti sugli studenti del terzo anno,'inizio del secondo trimestre (febbraio 2004)
Da un'analisi dei dati sugli esami sostenuti dagli studenti del III anno fino a febbraio si evince maggiore facilità nel sostenere gli esami del terzo anno, infatti circa il 94% ha finito gli esami del secondo ciclo.
L'ultimo aggiornamento dei dati sugli esami sostenuti sino al mese di giugno 2004 evidenzia la fotografia relativa all'avanzamento dei curricula di circa 155 studenti iscritti al terzo anno nell'a.a. 2003-2004. I dati dimostrano un discreto avanzamento delle carriere degli studenti, tenuto anche conto del peso relativo delle discipline rappresentato dai crediti formativi associato a ciascuna di esse. Da un'analisi dei dati dei crediti acquisiti dagli studenti risulta la seguente distribuzione:
· il 100% degli studenti ha acquisito da 1 a 60 CFU,
· il 45% degli studenti ha acquisito da 61 a 120 CFU,
· il 55% degli studenti ha acquisito oltre 120 CFU.
I dati presentati sono stati desunti dal “Rapporto di Autovalutazione – 2003” redatto dalla Commissione di Autovalutazione del Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica nell'ambito del Progetto Campusone e pubblicato sul sito della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI) (http://www.crui.it).
Organizzazione delle attività di tirocinio
Oltre alla commissione stage, cui fanno parte professionisti esperti nel raccordo docenti–aziende, la responsabilità didattica e scientifica dei singoli tirocini ricade sul personale docente dell'università, che rappresenta la totalità dei tutor interni. L'ufficio di management del CdS, inoltre, coopera alla migliore riuscita dei singoli stage, supportando gli stagisti nelle svariate fasi della loro attività (soprattutto nella fase di inserimento).
Il Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica ed in particolare la CRES, utilizza una serie di strumenti per poter meglio gestire tutto il processo di tirocinio e per avere un monitoraggio efficiente sul numero di studenti impegnati nell'attività di tirocinio, sul tempo medio utilizzato per tale attività, sull'effettivo impegno, sia del tutor aziendale sia del tutor interno, nel seguire il tirocinante e sui risultati raggiunti da quest'ultimo.
Gli strumenti predisposti ed la loro successione temporale di impiego è descritta dalla seguente procedura.
Procedura di assegnazione e rendicontazione di tirocini
· compilazione del “Modulo di assegnazione tirocinio ed elaborato finale” (Allegato 1) da parte del tirocinante all'inizio dell'attività di tirocinio;
· stipula della Convenzione quadro (Allegato 2) in caso di tirocinio esterno presso aziende o enti pubblici o privati;
· procedura di valutazione del tirocinio da parte del tutor universitario o aziendale tramite la compilazione del “Modulo di valutazione dell'attività di tirocinio interno/esterno” (Allegato 4). Quest'ultimo giudizio contribuirà all'assegnazione, in sede di discussione dell'elaborato finale, del punteggio da assegnare al tirocinio svolto dallo studente in base al suo impegno.
· Compilazione, al termine del tirocinio, del “Modulo di valutazione del tirocinante” (Allegato 3) ad opera di quest'ultimo: i nove indicatori sui quali il tirocinante è chiamato ad esprimere un gradimento, permettono alla CRES di avere una valutazione sull'organizzazione e gestione di tutto il processo di tirocinio e di poter intervenire con azioni di miglioramento dove necessario.
Database delle aziende presso il CdAIME
Il CdS ritiene utile per la gestione degli stage l'uso di una base di dati dedicata alle aziende che abbiano mostrato interesse nell'accoglimento di un certo numero di tirocinanti.
Attualmente, esiste già un database con circa 100 aziende che in questi anni hanno accolto studenti del corso di laurea e contribuito alla realizzazione delle attività di tirocinio obbligatorio previsto nell'ambito del corso di Diploma Universitario. Si sono, inoltre, acquisiti:
· il data base della Guida Monaci,
· l'elenco di tutti gli studi professionali di ingegneria e delle società di ingegneria che fanno riferimento all' Ordine degli ingegneri,
· l'elenco di tutte le società che hanno ospitato studenti in Ingegneria nel precedente anno accademico.
Di rilievo è inoltre l'iniziativa di consultazione avviata in ambito di Ateneo, per coordinare e monitorare l' andamento delle attività di stage. Si sta avviando infatti un gruppo di lavoro per un coordinamento regionale (ci sono ben 22 sedi universitarie nel Lazio, e 16 nella sola provincia di Roma) e per una riflessione metodologica sulle attività di stage.
Da parte sua la Commissione Relazioni Esterne e Stage ha realizzato un database con tutte le aziende di interesse per gli ingegneri meccanici dislocate sul territorio del Lazio. Si sta passando ora ad una seconda fase: il contatto diretto con la singola azienda.
L'insieme delle attività di analisi del potenziale bacino di tirocini ha evidenziato i seguenti dati di insieme:
· Totale contatti: n. 44,
· Totale delle aziende/enti che hanno manifestato disponibilità: n. 25,
· Posti disponibili: n. 29,
· Tirocini in corso di svolgimento o appena terminati: n. 8.
Analisi dei tirocini in corso di svolgimento
Gli studenti del Corso di Ingegneria Meccanica che hanno svolto l'attività di tirocinio sono sino ad oggi 49, di cui 19 hanno conseguito il titolo di laurea di primo livello ed hanno scelto di proseguire gli studi iscrivendosi al corso di laurea specialistica in Ingegneria Meccanica. Tutti gli altri studenti sono impegnati nello svolgimento dell'attività di tirocinio e nel completamento degli ultimi esami.
La maggior parte di loro, 41, ha impiegato il periodo di tirocinio internamente al Dipartimento di Meccanica ed Aeronautica; gli altri studenti invece presso aziende o enti pubblici/privati: ETAS, ENI TECNOLOGIE S.P.A., MINISTERO AMBIENTE, ECOBILANCIO ITALIA S.R.L., CSM, INSEAN, MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI, DLR.
Laddove i dati sui tirocini esterni sono stati riassunti nella precedente sezione 4.1, la successiva Tabella 10 riassume la distribuzione per insegnamento dei tirocini interni attualmente in corso. Nel suo complesso i dati in Tabella 10 dimostrano con una percentuale di circa il 50% di tirocini interni nel settore di interesse del progetto SIPEMI, come proprio in questo ambito sia critica la mancanza di risposte da parte di eventuali partner industriali.
Politiche di placement
Stato dell'arte nelle politiche di placement presso il CdAIME
Si ritiene indispensabile seguire l'inserimento degli studenti in azienda, poiché ciò permette di valutare l'efficacia del processo formativo.
L'organizzazione del servizio di “placement” è competenza della Commissione stage. In considerazione dell'elevato numero di studenti iscritti al Corso di laurea sarà necessario organizzare un servizio appositamente dedicato, con definizione delle relative responsabilità. Il servizio è attualmente erogato dalla facoltà. Gli studenti, quando fanno la richiesta per conseguire il titolo, possono firmare un documento che autorizza il trattamento dei dati e la trasmissione di questi alle aziende che li richiedono. Il servizio è essenziale, giacché non viene effettuato alcun monitoraggio dell'inserimento nel mondo del lavoro.
E' in discussione l' organizzazione di un servizio a livello di Facoltà; i punti su cui si sta lavorando sono:
· organizzazione di seminari sull'evoluzione del mercato del lavoro e sul potenziamento delle capacità di autopresentazione,
· organizzazione di uno sportello per l'imprenditoria. E' sempre più importante non concentrarsi sulle solite modalità di placement, richiesta e offerta, ma anche sulla creazione di impresa e di “spin off”,
· organizzazione di una banca dati che consenta, oltre all'incontro tra domanda ed offerta di lavoro, anche un monitoraggio degli inserimenti al fine di valutare l'adeguatezza della formazione al mercato del lavoro,
· organizzazione del job meeting,
· partecipazione alla manifestazione annuale organizzata dall'Università degli Studi di Roma “La Sapienza” dal titolo Porte Aperte. In occasione di tale incontro il CdS oltre a preparare diversa cartellonistica distribuisce depliant esplicativi dell'offerta didattica del corso e dell'organizzazione in trimestri; opuscoli di orientamento; riferimenti utili.
Come interventi di placement si possono organizzare incontri con testimoni che già lavorano in contesti professionali innovativi o comunque interessanti, anche di piccole aziende e che possono presentare la propria esperienza lavorativa in modo da ampliare negli studenti la visione delle possibili scelte lavorative.
Linee di prospezione delle politiche del CdS
Ipotesi di consultazione
L'esigenza di garantire un livello qualitativamente elevato dell'offerta formativa dell'università determina la necessità di creare dei percorsi formativi coerenti con gli obiettivi dichiarati e capaci di assicurare i contenuti caratteristici e tecnici della disciplina e le competenze in grado di incontrare le esigenze del mondo del lavoro. Per meglio soddisfare queste esigenze si auspica un opportuno confronto con i soggetti che, pur esterni all'università, sono portatori di interessi (stakeholders) nei confronti dei prodotti universitari. Si tratta, del resto, di un percorso che trova ampio riscontro nelle prassi e negli orientamenti di molti ordinamenti universitari a livello europeo, in particolare per quanto riguarda il processo di accreditamento dei corsi di studio e che sta avendo una traduzione normativa all'interno delle politiche dell'Unione Europea in materia di alta formazione e mobilità, tanto studentesca quanto professionale.
Il processo di consultazione con gli attori esterni all'università, così come previsto nell'art. 11 c. 4 del DM 509/99 in riferimento alla proposta di corsi di laurea triennale e specialistica (e in un futuro auspicabilmente prossimo, anche di master), può rappresentare in quest'ottica una modalità adeguata a costruire una università attenta alla qualità dei propri prodotti formativi.
Il Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica analizzando le precedenti considerazioni e confrontandosi sia a livello locale sia a livello nazionale con gli altri corsi della stessa classe disciplinare ha elaborato una prima ipotesi di procedura della consultazione al fine di realizzare un miglior progetto formativo.
L'ambito entro cui il processo di consultazione si realizza potrebbe essere quello di un comitato composto da rappresentanti dell'ateneo (membri interni) e del mondo socio economico (soggetti esterni) come indicati al punto precedente. La collocazione di questo comitato nel modello organizzativo degli atenei non può che essere espressione di una decisione assunta dalle diverse realtà universitarie in funzione delle loro caratteristiche ed esigenze, tenuto conto, comunque, dell'opportunità di porre questo comitato in un ambito il più possibile prossimo a quello in cui le proposte di corsi di laurea prendono corpo e si realizzano, vale a dire le facoltà.
La effettività della consultazione è strettamente connessa alla capacità di creare e condividere una vision condivisa di progetto tra i diversi soggetti, interni ed esterni, che di questo processo sono parte. Per quanto attiene il CdS un contributo verso questo obiettivo potrebbe derivare dall'acquisire al proprio interno un esperto in grado di recepire e farsi interprete delle informazioni disponibili sui fabbisogni del mercato del lavoro ed sulle evoluzioni delle professioni, soprattutto in termini di contenuti e competenze. Ugualmente, i soggetti esterni che partecipano alla consultazione devono saper valorizzare in termini costruttivi e tradurre in termini di confronto progettuale le conoscenze ed i contenuti che del mondo del lavoro e delle professioni sono portatori.
L'ipotesi proposta di seguito è indirizzata a rendere più trasparenti i passi che nel loro insieme costituiscono il processo di consultazione e dunque ad indicare schematicamente gli elementi essenziali di una vera e propria procedura di consultazione. Tale ipotesi pur non presumendo di tracciare la procedura ottimale, dovrebbe comunque evidenziare uno standard minimo realisticamente percorribile.
Si tratta di prendere in considerazione le fasi attraverso cui delineare il processo e che possono essere articolate in riferimento ai seguenti momenti logico-temporali, nel cui ambito si individuano tre campi principali e le rispettive articolazioni:
A Campo propositivo
1 Proposta preliminare;
2 prima analisi da parte della struttura di consultazione;
3 elaborazione progetto e documentazione per la consultazione;
4 validazione formale in sede di consultazione;
5 piano attuativo
B Campo attuativo
6 erogazione del corso
C Campo valutativo
7 valutazione della attività formativa.
8 feedback sul campo A.
Tutto il processo concorre a formare un dossier di consultazione con cui accompagnare il progetto formativo dal momento della sua ideazione fino alla valutazione finale di placement e carriere. Esso dovrà anche contenere tutti gli elementi di informazione e giudizio mano a mano prodotti nel ciclo di vita del progetto. Tale dossier dovrebbe essere messo a disposizione di quanti ne facciano richiesta, sia per eventuali operazioni di auditing sia per costituire la base con cui si può assicurare la trasparenza del progetto, anche al fine di rafforzare il principio, di legare autonomia e responsabilità.
Il dossier dovrà essere riferito a tutti e tre i campi sopra individuati, ed articolato secondo i passaggi ipotizzati. Il CdS verificherà nel prossimo anno accademico la fattibile attuazione della suddetta ipotesi.
Conclusioni
Conclusioni L'offerta formativa, proposta in seno al corso di laurea in Ingegneria Meccanica ed analizzata in questo rapporto, sta incontrando un crescente successo a testimonianza dell'attrattiva che la figura di ingegnere industriale-meccanico ha negli allievi ingegneri.
Tra le particolarità dell'offerta formativa analizzata è emersa una chiara caratterizzazione, già nel curriculum studiorum della laurea di primo livello, verso l'acquisizione di strumenti culturali rivolti alla progettazione meccanica nel settore dei materiali innovativi nei suoi aspetti progettuali, tecnologici ed industriali.
Inoltre, un ruolo non secondario nell'offerta formativa del CdAIME viene giocato dai servizi di supporto. In particolare la CRES, in modo sistematico e nello spirito del nuovo ordinamento didattico, costituisce una efficace interfaccia con il mondo industriale sviluppando con continuità strumenti di ausilio nelle fasi di contatto/collaborazione con le singole realtà produttive.
Proprio a questo riguardo, come il presente rapporto ampiamente dimostra, appare sempre più critica la necessità di implementare quanto realizzato attraverso strumenti in grado di potenziare le possibilità di confronto tra università e mondo industriale quale il sito SIPEMI.